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Madame de Sévigné (Parigi, 5 febbraio 1626-Grignan, 17 aprile 1696) è una scrittrice colta e raffinata il cui celebre epistolario rappresenta uno dei migliori vertici della letteratura francese. Nel corso della sua vita scrisse uno sterminato numero di lettere, fra le quali le più famose e appassionanti sono quelle proposte in questo volume alla figlia lontana, Françoise de Grignan, con cui ebbe una corrispondenza che durò circa trent'anni. I registri del suo stile vanno dall'allegria più spontanea e scintillante alla passione più intensa e nera, dalla curiosità pettegola e onnivora della grande dama della corte del re Sole a un'autentica e vissuta sensibilità religiosa, da un gusto preciso e raro per i fatti della natura all'intelligenza lucida dei fatti politici. Madame de Sévigné è soprattutto una donna e per questo è una scrittrice così grande e unica, così originale e indimenticabile. Chi l'ha letta non la può dimenticare e non può fare a meno di amarla. Con lei giunge a visibilità e a capacità di espressione un universo prima di lei sconosciuto; quello delle donne, l'altro lato del mondo, qualcosa che quando lo si è visto non si può non riconoscere come essenziale. Scrittrice divertente e varia, di una spontaneità che è suprema eleganza, il suo genio è certo connesso al privilegio di cui ha goduto, che l'ha fatta vivere accanto ai grandi del suo tempo, da La Rochefoucauld e Retz a Luigi XIV e ai grandi scrittori dell'età classica del Seicento francese.